4°
Concorso
Poesie
di
Solidarietà...per
ricordare
Tiziana
Siamo cosi
giunti
al 4° concorso
letterario
“ Poesie
di
Solidarietà…per
ricordare
Tiziana”,
non è diverso
dagli
altri
nelle
caratteristiche
tecniche,
e non
diverso
neppure
nelle
intenzioni: divulgare
la
solidarietà.
Eppure,
per
noi,
si
rinnova
l’entusiasmo
per questa
nuova
sfida,
con
tanta
voglia
di
metterci
in
gioco.
Sono
piccole
cose
quelle
che
facciamo:
solo
piccoli
segni
della
nostra
volontà
di testimoniare
la
solidarietà.
Non
è ancora
tempo
di fare
un bilancio
delle
nostre
iniziative,
nonostante
i precedenti
3 concorsi
e 1 premio
letterario
condotti
fino
in fondo con
capacità,
che
molti
ci
hanno
riconosciuto
e che
altri
ci hanno
invidiato,
camminiamo
avanti consapevoli
della
grande
esigenza
di contribuire,
anche
con
la nostra
umile
partecipazione,
a formare
quel
grande
valore
solidale
che
unisce
i popoli
nel
bene
comune.
Abbiamo prodotto
e donato
alla
solidarietà
oltre
tremila libri,
frutto
della
partecipazione
ai
nostri concorsi
di
tanti
autori,
i quali
sono
ambasciatori
di bene…
e noi,
nel
nome
di Tiziana,
possiamo esserne
lieti
e
ringraziare
quanti
credono
nella
chiamata
solidale
come
un dovere
da assolvere
per
il bene
di tutti.
I
libri
hanno assolto
molto
bene
il
compito
a cui erano
assegnati,
realizzando a
loro
volta
risorse
economiche
per creare
solidarietà dal
basso,
cioè
dalla
gente
comune
verso
i figli
più
deboli
di una società
a
volte
disattenta
ma sostanzialmente
generosa
se
opportunamente
sensibilizzata
sui
gravi problemi
sociali.In
tal
senso
vogliamo
di
seguito
ricordare
una
frase
di
Emily
Dickinson
riteniamo
di
farla
nostra
nello
spirito
che Tiziana
ci
ha
sempre
indicato.
"Se
potrò
impedire
ad
un
cuore
di
spezzarsi, se allevierò
il
dolore
di
una
vita
o
guarirò
una
pena,
non
avrò
vissuto
invano."
Il mondo
ha bisogno
di testimonianza e esempi
positivi,
non di censori
che
sbraitano o di
populisti
più
interessati
alle
loro
fortune
che
al
bene
comune,
per
questo
chiediamo
con
la
sezione
“racconto
breve” testimonianze
di solidarietà
. Siamo
convinti
che il
bene
è in
mezzo
a noi è deve trovare il giusto
valore sociale.
Il concorso
letterario,
ancora
una volta, siamo
certi,
assolverà
il
suo
compito
di creare
solidarietà
e di evidenziare
quanto
ci
sia
bisogno
della
partecipazione di
tutti,
affinché
la
solidarietà
si affermi come
sistema
e parte
insostituibile
della politica
sociale.
Anche
in
questa
occasione
gradiremo
la
partecipazione
importante
dei
ragazzi
delle
scuole,
che
sappiamo essere
disponibili
a
sostenere
progetti
seri
di solidarietà.
Con
questo
concorso
abbiamo
deciso
di donare
1000 copie
del
libro
che
produrremo,
alla
Sezione
provinciale
di Nuoro dell’Associazione
italiana
sclerosi multipla.
L’attività svolta dall’Associazione sarà direttamente presentata dal
presidente della Sezione provinciale di Nuoro.
Perché
abbiamo scelto la Sezione provinciale di Nuoro dell’AISM? Una
domanda che ci è stata posta e a cui è semplice rispondere:
Nel
panorama delle Associazioni che operano in Sardegna non sono molte
quelle che hanno una caratterizzazione territoriale con servizi alla
persona. In ragione di questo la nostra attenzione si è soffermata
all’AISM di Nuoro. Siamo consapevoli che essa svolge un servizio
importante per i sofferenti di sclerosi multipla e convinti che
essendo ben radicata sul territorio provinciale potrà
commercializzare al meglio i libri che doneremo ed utilizzare il
ricavato nei servizi che eroga secondo i propri canoni
istituzionali.
Un’altra
ragione di carattere squisitamente personale, ma non fondamentale
per la nostra scelta, è il fatto che Tiziana visse con la famiglia
a Nuoro i primi sette anni della sua vita, frequento in città la
prima elementare prima di tornare a Guspini.
Tiziana
parlava sempre molto bene di Nuoro, e non disdegnava di tornarvi in
visita quando poteva. Lo fecce anche qualche mese prima che avesse
inizio il suo calvario: forse l’ultimo inconsapevole saluto alla
città che amava.
A me, in questo senso, pare di restituire anche a
nome di Tiziana una briciola di quel grande affetto che la gente di
Nuoro ci donò in quegli anni e di cui abbiamo sempre un bellissimo
ricordo.
Guido
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